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Preservare le cose vecchie, accettare le cose nuove

Niente è più costante del cambiamento: Le cose vecchie, che devono essere preservate, e le cose nuove, che sono buone; questo il tema del servizio divino celebrato dal sommoapostolo il 7 agosto 2022 in Messico. Impulsi importanti proprio in questo momento.

 
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Una parola biblica tratta dal Nuovo Testamento è stata la base del servizio divino: “Allora disse loro: ‘Per questo ogni scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie.’” (Matteo 13, 52).

“Per capire il significato di questa parola, dobbiamo, come di consueto, considerare il contesto”, ha detto il sommoapostolo Jean-Luc Schneider: “Gesù Cristo venne per annunciare il regno di Dio e disse agli uomini: ‘Non sono venuto per abolire la legge di Mosè, ma per portare a compimento’”. La gente ovviamente si è stupita. Il Figlio di Dio non rispettò sempre la legge di Mosè. “Gesù dovette spiegare loro come capire correttamente la legge di Mosè: è la legge di Dio.”

 

La legge di Dio

Gesù presentò la legge di Dio nel modo seguente: bisogna innanzitutto amare Dio con tutto il cuore ed amare il prossimo come sé stessi. “Dio diede i Dieci Comandamenti al popolo d’Israele per spiegargli come esprimere concretamente l’amore di Dio e l’amore per il prossimo”, ha spiegato il sommoapostolo. In seguito, c’era ancora tutta una serie di altre regole che aiutavano il popolo d’Israele a vivere la propria fede nel quotidiano. Ma queste leggi sono sempre state adattate alle circostanze, anche all’epoca. Ad esempio, non si adorava Dio allo stesso modo nel deserto, nel tempio o, più tardi, in esilio.

Ai tempi di Gesù, le circostanze erano di nuovo differenti, ed è per questo motivo che fece capire alla gente “che la volontà di Dio, il livello più alto, è sempre più importante delle regole della vita quotidiana.” Così, amare Dio e il prossimo è sempre una priorità assoluta. “Ecco perché Gesù disse: “Porto a compimento la legge di Dio’”. Per quanto riguarda i farisei, invece: “Il loro amore per il prossimo non era il loro punto forte…”.

 

La nuova legge spiegata da Gesù

Gesù spiegò chiaramente ancora una volta alla gente quali erano le regole importanti:

  • la rigenerazione di acqua e di Spirito
  • “mangiare la sua corpo e bere il suo sangue”
  • rinunciare a sé stessi e diventare simili a Gesù Cristo

 

Gli apostoli e le regole

Gesù affidò agli apostoli la missione di annunciare la volontà di Dio, la nuova legge, e di dirigere le comunità. Per questo, ci volevano regole adeguate ai tempi. Ad esempio, i membri della prima comunità condividevano tutto ciò che possedevano. Nelle comunità successive questo non era più necessario.

“Ciò che fecero i primi apostoli, lo fanno anche gli apostoli di oggi”, ha spiegato il sommoapostolo Schneider. Spiegano come mettere in pratica la fede oggi, ha aggiunto. “Devono interpretare questa legge e adattarla alle situazioni attuali.” Alcuni credenti sono dunque confusi, se non addirittura irritati, ha aggiunto. Nel peggiore dei casi, rifiutano l’intero messaggio.

“Fratelli, sorelle”, ha detto il sommoapostolo con insistenza, “dobbiamo essere consapevoli che l’essenziale non è cambiato. Il fulcro del messaggio rimane lo stesso. Gesù Cristo è Dio. Per essere salvato, devi credere in lui, accettarlo come Signore tuo ed ubbidire alla sua legge. Devi amare Dio e il tuo prossimo. Devi rispettare i Dieci Comandamenti. Devi essere rigenerato di acqua e di Spirito, ricevere la Santa Cena ed essere trasformato ad immagine di Cristo.” Non c’è nessun motivo per rifiutare il messaggio, al contrario: “Chi accetta ciò che è predicato, sarà benedetto da Dio.”

 

I cambiamenti oggi

Conservare le cose vecchie ed adattarle ai tempi è anche valido per ogni figlio di Dio oggi. “Siamo aperti alle cose nuove, ma non abbandoniamo le cose vecchie, che rimangono importanti”, ha ricordato il sommoapostolo. I cambiamenti possono far nascere cose nuove, quello che è giusto:

  • condizioni di vita modificate: Non si ha più molto tempo per impegnarsi volontariamente all’interno della Chiesa, ma forse in cambio si aprono altre strade: “Non potresti fare qualcosa di nuovo per il Signore e per il tuo prossimo?”, ha chiesto il sommoapostolo. Ad esempio, parlare con persone con cui non abbiamo mai parlato prima oppure fare del bene a persone di cui non ci siamo mai interessati…
  • una società in trasformazione: La diversità della società ha anche l’effetto che le comunità sono molto più variate. “Dobbiamo adattarci a questa nuova composizione, a questa diversità, a queste differenze ed accettarci gli uni gli altri, come ci accetta Gesù.” Tuttavia, la vecchia regola rimane malgrado tutto valida: “Se vuoi essere un discepolo di Gesù, rinuncia a te stesso e segui il suo esempio. Questo significa essere trasformati a sua immagine.”

Alla fine della sua predica, il sommoapostolo ha collegato tutto al motto dell’anno: “Siamo insieme in Cristo. Non soltanto con Cristo, ma in Cristo.”

 

 

Fotografie: NAC USA
Autore: Katrin Löwen
Data: 22.09.2022
Categorie: Fede